lunedì 20 aprile 2009

Pause buone

Non so, ho perso tempo e voglia di dedicarmi a me. A parte il continuo, costante torturarmi nel ripassare abbastanza spesso i giorni che mancano al concerto dei Marlene Kuntz. Un conto alla rovescia che va avanti già da un po', accompagnato da tanta buona musica e nuove scoperte nel campo dei rapporti umani e dei miei modi di dimostrare affetto ingiustificato. Pause che colmano gli spazi tra i miei microcosmi sonori. Anche quattro minuti possono racchiudere ricordi a dir poco mostruosi.

Divertenti, interessanti gli ultimi avvenimenti fuori città. E le ultime chiacchierate notturne, poi. Surreali, fuori luogo, senza tempo, così calde e imprevedibili. Cambia la concezione che ho dell'apparenza e dei pregiudizi, imparo a fidarmi nel giusto modo delle persone e apprendo come sbarazzarmi dei pesi inutili. Tutte cose semplici, sì, ma dopotutto la mia crisalide non si muove nemmeno. Pause in fin dei conti utili per riflettere. All'orizzonte anche un progettino niente male di scappare via da questo viversi addosso "inutile e triste come una birra senz'alcool". Lavori in corso.

venerdì 10 aprile 2009

Umiliato dal sonno

Fingiti me
per ingannare non serve il cuore
fingiti me
per l'insolenza non serve voce
entra in me
prendi anche il fiero stupore
se tu fossi me sapresti fuggire
al meglio gestire questo mio dolore
che in fondo mi diverte

riuscivo a stento a credere
che tu fossi pronta a concederti
e in quel momento avevo paura di me
è stato facile riuscire a non parlare
senza nascondere di provare
quell'imbarazzo che mi faceva sparire
sono stato il diversivo di una notte di neve
che non mi ha lasciato molta dignità
sono stato la tua unica soluzione
per dimenticare
la tua volontà

molto diplomatico il saluto
di rivederci e chissà quando
avrei voluto dissuaderti
per tenerti stretta ancora a me
non sono riuscito nemmeno
a guardare i tuoi occhi
che non volevano più parlare
sentire