sabato 26 settembre 2009

Voliamo invano

26 settembre, ore 14:51 -
questo preciso momento, questa foto -
questo preciso attimo di vita -
sai che non tornerà più, ma ne respiri ancora il ricordo

Sono seduto su un muretto, che si allunga per diverse centinaia di metri in questo tratto di lungomare. Le gambe nel vuoto, tre o quattro metri. Sento l'odore della sabbia e del mare, mi lascio colpire il viso dal vento forte che increspa senza sosta le onde. E' un rumore incessante che non finirò mai di esplorare. Legni fradici e alghe nere a riva, inerti sulla battigia, li distinguo senza difficoltà. Sulla sabbia impronte di cani, di gabbiani, di cingolati. Più vicino, invece, un bidone di plastica verde per la spazzatura. Sembra essere l'unica cosa che mi separa dal mare. Ma ormai mi basta chiudere gli occhi e ascoltare. Sì, ora siamo un tutt'uno. Mi parla, ne sono certo. Le sue mani sono il vento, le sue parole sono le onde che s'infrangono sulla barriera di scogli. Lo ascolterò ancora.

Non ho mai parlato molto di me, lo so. Lo farò di getto, senza pensarci su. La verità è che a distanza di un'ora sono sempre qui che cerco di capire il mio comportamento di poco fa. Ho dato di matto, ho sclerato. Forse, alla fine, è stato un urlo anche un po' liberatorio. Mi sono trattenuto a stento dal prendere a pugni e calci tutto quello che mi fosse capitato a tiro. Sono più pericoloso di quello che immaginavo, non so. Non mi era mai successa una cosa del genere, non a questi livelli. Sono una persona sempre calma, non mi arrabbio mai, non medito vendette, amo il dialogo e il confronto. Ma stavolta non ne sono stato capace. Un animale, niente di più. Ho mandato a quel paese la mia famiglia, in parte credo che la colpa sia anche loro. Ho rimandato la partenza, sì. Forse sono stressato e non me n'ero reso conto. Fatto sta che ora è di nuovo tutto sotto controllo, a mente fredda è molto più semplice razionalizzare. Penso che mio fratello, poi, abbia esagerato. Ho un ottimo rapporto con lui; gli voglio davvero bene. Ma quando si ostina a fare il terzo genitore diventa insopportabile, insistente, irritante. Alza di continuo la voce, spesso e volentieri per stupidaggini; è sempre incazzato per qualche motivo; non vive con serenità, preso com'è dall'ansia e dalle preoccupazioni. Già, io e lui per certi versi siamo l'esatta antitesi. Però stavolta la mia reazione è stata spropositata, lo ammetto. Ci sono abituato ai suoi modi e a quelli di chi mi sta più vicino, qualcosa è andato storto. In fin dei conti questo piccolo sfogo ci voleva, a volte accumulare troppa rabbia può fare davvero male.
Comunque, uscire di casa dopo aver sbollito è stata la cosa migliore. Ho preso la moto e ho fatto un lungo giro per rilassarmi. Poi sono venuto qui. E non c'è niente da doversi a tutti i costi chiedere. Adesso ogni singolo granello di sabbia saprà assecondare le mie paure.

2 commenti:

Asha Sysley ha detto...

Non avere paura. E' proprio quella che ti porta a reazioni sconsiderate. La paura fa si che tutto si annebbi e non riesci a prendere con logica e calma, come sei abituato a fare, la vita. E' anche vero che dentro poi si sommano strati e strati di cose che sei riuscito a decantare, sedare, mandare giù. Ma a volte basta un alito di vento per sconvolgere il mondo e far tornare su tutto.
Impara a manifestare quello che sei, come lo vuoi, quello che desideri e come cerchi di ottenerlo. Con calma. Ricorda che ogni persona ha la sua strada per ascoltare e comunicare. E' difficile comunicare in gruppo. Ognuno ha i suoi sentimenti e modi di recepire le cose.
Rilassati, hai ritardato la partenza. Quando partirai sarai sicuro. Vedrai.

p.s. Verifica parola "NexTime"

NERO_CATRAME ha detto...

Io dovrei tacere,io e la rabbia abbiamo un rapporto molto stretto.Tanto tempo fa immagazzinavo tutto e poi esplodeva così o,per glia ltri inaspettatamente e rimanevano stupiti,allibiti,impreparati a queste mie reazioni.
Poi piano piano ho cominciato a non tralasciare nulla e a reagire ogni volta a ciò che mi accade:Certo,in tanti casi la rabbia torna,ma ha un aspetto differente,quasi ragiona.